Tematica Animali preistorici

Yutyrannus huali Xu et al., 2012

Yutyrannus huali Xu et al., 2012

foto 1130
Ill.: Conty
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Dinosauria Owen, 1841

Ordine: Saurischia Seeley, 1887

Famiglia: Proceratosauridae Rauhut, Milner & Moore-Fay, 2010

Genere: Yutyrannus Xu et al., 2012

Descrizione

Lo Yutyrannus era un grande predatore bipede. L'olotipo ed esemplare più maturo conosciuto ha una lunghezza stimata di 9 m, per un peso stimato di circa 1.414 kg. Nel 2016, Gregory S. Paul ha fornito stime più basse di 7,5 m, per 1,1 tonnellate (1,2 tonnellate corte). Il cranio ha una lunghezza stimata di 905 mm. I crani dei paratipi sono lunghi 80 cm e 63 cm, ed il peso di questi due individui è stato stimato, rispettivamente, a 596 kg e 493 kg. I descrittori dell'animale stabilirono alcuni tratti diagnostici dello Yutyrannus, per i quali differisce dai suoi parenti diretti. Il muso presenta un'alta cresta mediana, formata dalle ossa nasali e dal pre mascellare, coperta da ampi recessi pneumatici. L'osso post orbitale ha un piccolo processo secondario, che si protende nell'angolo posteriore-superiore della cavità oculare. Il lato esterno del corpo principale dell'osso post orbitale è scavato. Nella mascella inferiore, la fenestra mandibolare esterna, l'apertura principale nella parte esterna, si trova principalmente nella surangolare. Secondo uno studio del 2018, Yutyrannus aveva una struttura dello ioide semplice, indicando che aveva una lingua piatta, come quella dei coccodrilli. Sulla base di confronti delle ossa ioidi tra arcosauri vivi ed estinti, è stato stabilito che tutti gli archosauri avrebbero avuto lingue piatte e fisse, ad eccezione di uccelli, pterosauri e alcuni ornithischi. Gli esemplari descritti di Yutyrannus contengono prove dirette di piume sotto forma di impronte fossili. Le piume erano lunghe, fino a 20 cm e filamentose. Poiché la qualità della conservazione non è delle migliori, non è stato possibile stabilire se i filamenti fossero semplici o composti, larghi o stretti. Le piume coprivano varie parti del corpo. Nell'olotipo le piume coprivano il bacino e gli arti posteriori sino ai piedi. Nell'esemplare ZCDM V5000, le piume coprivano la maggior parte della coda. Invece, l'esemplare più giovane mostrava piume filamentose lunghe fino a 20 centimetri, sul collo e piume di 16 centimetri nella parte superiore del braccio. La presenza di piume in almeno alcuni tyrannosauroidi è nota sin dal 2004, grazie alla descrizione di Dilong paradoxus, che possiede piume di "fase 1", ossia filamentose, secondo la tipologia di piume di Richard Prum, Y. Huali è attualmente la più grande specie conosciuta di dinosauro con evidenza diretta di piume, quaranta volte più pesante del precedente detentore del record, Beipiaosaurus. Sulla base di questi dati si pensa che la distribuzione delle piume coprisse quasi tutto il corpo, e, dato il clima piuttosto freddo dello Yixian con una temperatura media annuale di 10° C si pensa che avesse come principale funzione la termoregolazione dell'animale. In alternativa, se le piume fossero limitate alle regioni del corpo in cui sono state osservate, avrebbero avuto la funzione di strutture di visualizzazione. Inoltre, i due esemplari adulti avevano distintive creste "ondulate" sui loro musi, che probabilmente era usata come display sessuale e/o identificativo. La presenza di piume su un grande tyrannosauroide basale suggerisce la possibilità che anche i tyrannosauridi più evoluti fossero piumati, anche da adulti, nonostante le loro dimensioni. Tuttavia, sono state osservate impressioni cutanee squamose in vari esemplari di tyrannosauridi del Cretaceo superiore (come il Gorgosaurus, il Tarbosaurus e il Tyrannosaurus) su parti del corpo, dove sul Yutyrannus era presente il piumaggio. Dal momento che non vi sono prove positive di piumaggio nei tyrannosauridi, alcuni ricercatori hanno suggerito che questi animali abbiano sviluppato una pelle squamosa secondariamente. Se la pelle squamosa era il tratto epidermico dominante dei generi più recenti, l'estensione e la natura della copertura tegumentaria potrebbero essere cambiata nel tempo in risposta alle dimensioni del corpo, ad un clima più caldo o ad altri fattori. Fino ad oggi, tutte le analisi filogenetiche sul Yutyrannus lo collocano nel gruppo dei Tyrannosauroidea. Un'analisi iniziale della sua relazione con altri tyrannosauroidi ha mostrato che fosse più primitivo dell’Eotyrannus nell'albero evolutivo, ma più evoluto di tyrannosauroidi come i Dilong, Guanlong e Sinotyrannus. I tratti primitivi relativi ai tyrannosauri più evoluti includevano arti anteriori lunghi con tre dita e un piede corto non specializzato per la corsa. I tratti avanzati includevano un cranio ampio e profondo, il lato esterno del pre mascella ruotato verso l'alto, un grande corno cuneiforme sul lacrimale davanti alle orbite, un processo post orbitale sul bordo posteriore dell'orbita dell'occhio, l'osso squamoso e l'osso quadratougale formano un grande processo sul bordo posteriore della fenestra infra temporale, brevi vertebre dorsali, un ilio con un bordo superiore dritto e un lobo accluso, un grande piede pubico e un ischio snello. Nel 2016, un'analisi filogenetica condotta da Thomas Carr e Stephen Brusatte ha riesaminato le relazioni evolutive dei Tyrannosauroidea. La loro analisi ha scoperto che lo Yutyrannus era più primitivo del Dilong, collocandolo all'interno della famiglia Proceratosauridae. Lo Yutyrannus huali fu scientificamente descritto nel 2012 da Xu Xing et al. Il nome deriva dal cinese Yu piuma e dal greco latinizzato tyrannos tiranno, come riferimento alla classificazione come membro piumato dei Tyrannosauroidea (nonostante in seguito sia stato riclassificato come Carcharodontosauride). Il nome specifico è costituito dal mandarino huali bella, in riferimento alla presunta bellezza del piumaggio. Lo Yutyrannus è noto per ben tre esemplari fossili quasi completi (un adulto, un subadulto e un giovane) acquistati da un rivenditore di fossili che ha sostenne che tutte e tre i fossili provenivano da una cava presso Batuyingzi, nella provincia di Liaoning, in Cina. Si pensa che i fossili provengano dalla Formazione Yixian, che avevano già restituito dinosauri piumati come il therizinosauride Beipiaosaurus, risalente all'Aptiano, circa 125 milioni di anni fa. I fossili erano stati tagliati a pezzi per facilitarne il trasporto. L'olotipo, ZCDM V5000, è rappresentato dall'esemplare adulto, costituito da uno scheletro quasi completo. I paratipi, invece, sono rappresentati dagli altri due esemplari più giovani: V5001 ZCDM costituito dallo scheletro di un individuo giovane; e ELDM V1001 costituito anch'esso da uno scheletro parziale, si pensa che questo esemplare sia più giovane di circa otto anni dell'olotipo. I fossili, oggi, fanno parte della collezione del Museo dei dinosauri di Zhucheng, ma sono stati preparati dal Istituto di Paleontologia dei Vertebrati e Paleoantropologia, sotto la guida di Xu. La conoscenza di esemplari che rappresentano varie fasi della crescita dell'animale ha permesso ai paleontologi di determinare l'ontogenesi (i cambiamenti durante la crescita) di questa specie. Durante la crescita la parte inferiore delle gambe, i piedi, ileo e gli arti anteriori divenivano più corti, e il cranio diveniva più robusto e profondo. Siccome i tre esemplari noti dello Yutyrannus sono stati ritrovati insieme, alcuni paleontologi, tra cui Xu Xing, hanno ipotizzato che questi animali vivessero in branco o in nuclei famigliari. Inoltre, la presenza di materiale fossile di sauropode nel sito in cui sono stati ritrovati i tre esemplari, ha portato alcuni, tra cui Xu, ad ipotizzato che lo Yutyrannus cacciasse in branco i sauropodi e che i tre individui potessero essere morti nel farlo. Inoltre, altri teropodi identificati come cacciatori di sauropodi, come il Mapusaurus, mostrano comportamenti di caccia da branco, o perlomeno una cooperazione tra individui non associati tra loro, come nei coccodrilli o nei draghi di Komodo. La vera causa della morte dei tre individui, tuttavia, rimane sconosciuta. Se lo Yutyrannus predava realmente i sauropodi, sarebbe stato uno dei due predatori conosciuti dalla Formazione Yixian in grado di farlo, l'altro è un grande teropode non ancora descritto, forse un carnosauro, noto da un dente incastrato nella costola di un Dongbeititan.

Diffusione

Lo Yutyrannus (il cui nome significa "tiranno piumato") è un genere estinto di dinosauro teropode tyrannosauroide vissuto nel Cretaceo inferiore, circa 124,6 milioni di anni fa (Aptiano), in quella che oggi è la Formazione Yixian, nella provincia di Liaoning, Cina. Poiché la località dello Yutyrannus è incerta, non è noto con quale fauna abbia convissuto. Le stime sull'età dei fossili indicano che Yutyrannus fosse originario dei letti di Lujiatun o Jianshangou dello Yixian, il che significa che sarebbe stato contemporaneo di dinosauri come Psittacosaurus, Dongbeititan, Sinosauropteryx e Caudipteryx. Eruzioni vulcaniche e incendi boschivi sembrano essere stati comuni nello Yixian e l'ambiente era disseminato da specchi d'acqua e piante di conifere. L'ambiente sarebbe stato paragonabile alle foreste pluviali temperate della Columbia Britannica e avrebbe sperimentato significativi cambiamenti stagionali.

Bibliografia

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–Xing L., Bell, P.R., Currie, P.J., Shibata M., Tseng K. & Dong Z. (2012). "A sauropod rib with an embedded theropod tooth: direct evidence for feeding behaviour in the Jehol group, China." Lethaia, (advance online publication).
–Z Zhou, Evolutionary radiation of the Jehol Biota: chronological and ecological perspectives, in Geological Journal, vol. 41, 3-4, 2006, pp. 377–393.


03721 Data: 15/05/2013
Emissione: Fauna africana Dinosauri
Stato: St. Thomas and Prince
Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi
04851 Data: 30/12/2014
Emissione: I dinosauri
Stato: Togo
Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi

05453 Data: 19/05/2017
Emissione: Dinosauri
Stato: China (P.R.C.)
Nota: Emesso in un foglietto di 6 v. uguali
e in una serie di 2 foglietti
Non sono francobolli ma appendici
senza valore nominale
né stato di emissione